La ragione della mia collera
è sempre una concausa:
brucio pura entro ciascuna vampa,
insensibile
al richiamo della ragione.
È il mio sangue
che scorre via; mi sto creando
ancora, fertile.
Io sono il suolo del mio tempo
dissodato ogni luna
– io, rivoltata zolla a zolla:
frantumata dal ciclico
ritorno a galla
della donna che fui.
Riemergo intera, intessuta di trascorsi
dei miei giorni perduti
sono il rastrello del crampo
e pure la terra del campo
aperta spalancata
al respiro dell’aria
vita.
Certe volte ho bisogno di scrivere.
Devo interrompere qualsiasi cosa stia facendo e dare forma a quello che penso, a quello che sento o a quello che intuisco.
Ci sono cose che so scrivere ma non saprei pronunciare o spiegare.
Le parole vengono fuori da sole, e attraversano la rete per raggiungere altre persone.
Alcuni si emozionano.
Le mie parole sono il mio legame più autentico con le persone, il mio personale collegamento con l'arteria del mondo.
Ed è per questo che le scrivo qui.
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