Non me ne sono accorta
mentre accadeva, ero distratta:
i nostri corpi si sono staccati
hanno preso strade distinte
e adesso è un nuovo incontro,
una stretta di mano: si studiano,
i nostri corpi divisi, prendono
le misure. Non si conoscono più
e devono apprendersi da capo,
ritrovare il guado, l’intersezione,
l’appiglio giusto. Combaciare
è divenuto una ricerca tra sporgenze
dove un tempo, tra concavi e convessi,
l’istinto era fondersi, senza barriere.
Cercami, tra le lenzuola
vieni a prendermi sotto il piumone.
Non arrenderti all’abitudine, al freddo,
non lasciarci catturare.
Certe volte ho bisogno di scrivere.
Devo interrompere qualsiasi cosa stia facendo e dare forma a quello che penso, a quello che sento o a quello che intuisco.
Ci sono cose che so scrivere ma non saprei pronunciare o spiegare.
Le parole vengono fuori da sole, e attraversano la rete per raggiungere altre persone.
Alcuni si emozionano.
Le mie parole sono il mio legame più autentico con le persone, il mio personale collegamento con l'arteria del mondo.
Ed è per questo che le scrivo qui.
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