In una casa mia

43597891_2180387122213084_8854294519173087232_nSono tornata in sala prove.
Ad ascoltare. Lui canta davvero
e cose che amo; canta per me
ogni volta che canta morde
il fiato, respira blues, sputa stelle.

Chissà che fine hai fatto. Tu.
Avrai certo il colore dei miei forse
nascosto ancora sotto le unghie.

Hai scavato un solco nel mio respiro
la notte in cui è finita; di polvere
ho coltri e mantelle a graffiarmi
a corrodermi ancora oggi. Ma ho
perso il tuo numero: non la fiammella
che di caligine mi incise una mammella.

Ti ho lasciato molto lavoro?
Forse all’istante m’hai scordata.
Avrai saputo trovare la via di fughe
romantiche nei seni d’altre. Luce
sulle macerie m’avrai sbriciolata,
calce frantumata e poi masticata,
nella notte una ruspa m’ha scorticata.

Altri ti hanno poi visto tutto intero,
nudo e crudo, perfetto in potenza
come fosti forse solo nel fondo del mio ventre?

Tramonta ogni sera sulle mie macerie
il sole; sempre più lontana è la scia
della tua polvere. Alla fine ho traslocato.
M’hai lasciato schegge, scale, do minori
in mezzo al vento. Tutto ha un senso.
Perfino tu.

_______________________

Facebook: ritenzione lirica
Instagram: irenemichela

(Ri)cominciare

Ritenzione lirica vuole essere, prima di tutto, uno spazio di condivisione.
L’idea di pubblicare poesie, infatti, nasce dalla consapevolezza della possibilità di uno scambio di emozioni con chi mi legge, come vi ho raccontato nelle Informazioni.

Tra gli incontri piacevoli che sono nati grazie a Ritenzione lirica, c’è quello con Sara Valinotti, autrice di Blufiordaliso.
Questo blog, con delicatezza e grazia, racconta storie, soprattutto di lettura: in solitaria, consigliando titoli interessanti, e in condivisione, riportando le esperienze di Sara all’interno di gruppi di lettura.

Abbiamo pensato di prenderci uno spazio condiviso, per trattare insieme temi di interesse comune. Ogni terzo giovedì del mese leggerete un post a quattro mani, come questo: Ritenzione lirica pubblicherà e consiglierà poesie, poeti e raccolte di versi; Blufiordaliso vi parlerà di libri e di scrittura, suggerendovi titoli e spunti di lettura.

blufiord4

Non ci resta che partire. E il primo articolo di questa nuova avventura non poteva che essere dedicato ai (nuovi) inizi: cominciare e ricominciare.
Settembre, poi, è un nuovo capodanno per la maggior parte di noi.
Ritorniamo dalle vacanze con energie tutte diverse e tanti buoni propositi, che spesso si trasformano in idee concrete, in progetti che vedono la luce e che ci danno fiducia. A settembre si ricomincia sempre: lo impariamo da piccoli e questa sensazione ci segue per tutta la vita, anche quando la scuola è finita da un pezzo.

Blufiordaliso
Ricominciare con gli amori

Per quanto riguarda il mondo delle letture, beh, settembre è uno dei mesi clou: la rentrée littéraire di inizio autunno rappresenta uno dei momenti topici per l’editoria internazionale, quindi arrivano sugli scaffali delle librerie – e di conseguenza delle nostre case di avidi lettori! – molti nuovi titoli.
Blufiordaliso ve ne aveva già parlato a inizio mese, in un articolo che potete leggere qui, selezionando 12+1 titoli che possono tenerci compagnia per iniziare l’autunno e ricominciare un nuovo anno di letture.
Questi titoli sono stati scelti pensando anche alla lettura condivisa: a settembre, infatti, ricominciano gli appuntamenti dei gruppi di lettura, sempre di più (per fortuna!) e sparsi in tutta Italia. Leggere insieme, conversare su un libro letto da tutto il gruppo, è un momento speciale, che possiamo dedicare a noi e noi soltanto, sapendo di ricavarne ogni volta benefici per l’anima. Non tutti i libri sono adatti per la lettura condivisa: alcuni risultano particolarmente ostici; altri colpiscono così forte al cuore da richiedere un tempo di metabolizzazione molto lungo.
Questi 13 titoli appena pubblicati sono delle valide novità e degli ottimi spunti per la nuova stagione di un gruppo di lettura.

E tra di loro c’è lui, L’amore di Maurizio Maggiani, edito da Feltrinelli per la collana Narratori.
Cominciamo dalla copertina, una fotografia di Bruce Davidson: due amanti che si baciano, mentre camminano. Bianco e nero, l’attenzione tutta concentrata sui corpi.
Bruce Davidson inizia a fotografare ispirato da una frase di Cartier-Bresson:
“Credo che nel corso della nostra vita la scoperta del mondo che ci circonda avvenga di pari passo con la scoperta di noi stessi.”
Inizia così una carriera dedicata tanto ai ritratti intimisti quanto alla fotografia di tipo documentaristico, che però conserva sempre una vena profonda, accentuata dalla scelta del bianco e nero per ogni scatto.

blufiord2

I due amanti della copertina sono lo sposo e la sposa, coloro che animano la storia di Maggiani.
Una storia che pesca qualche elemento (chissà quanti, in realtà) dalla vita dello scrittore, ma lo fa in modo lieve e imprescindibile: i lettori lo sentono, può essere soltanto così.
È lo sposo l’io del libro. Maurizio Maggiani lo fa parlare passando dalla terza alla prima persona senza che quasi ce ne accorgiamo, ma senza mai toccare il discorso diretto.
Sono riflessioni intime le sue, intrinseche come il bacio sulla copertina, scambiato camminando, un bacio tra due persone che non si fermano nel loro cammino insieme.
Lo sposo passa la sua giornata da solo, in una grande casa descritta attraverso dettagli che ci fanno innamorare degli spazi, dei colori, dell’autunno e delle superstizioni. Cucina per la sposa, pensa alla sposa, si aggira per le stanze e nel giardino e nelle campagne con l’unico scopo di rendere belli i momenti passati con lei. E, per raggiungere l’obiettivo, lo sposo ci narra la sua vita, parlandoci di quando era il figlio del popolo, il fabbro, lo zoppo. Lo fa raccontandoci i “fatterelli”, ripensando ai passati amori così come la sposa desidera ascoltarli, nel sonno inquieto di certe notti. Solo le donne del passato prendono un nome proprio, la Padoan, la Chiaretta, la Mari marina marosa. E Ida la bislunga, colei che ci accompagna fino alla fine del libro: è un momento del passato che ritorna per andarsene, con un messaggio nel presente.
Questo è un romanzo da leggere lentamente, da assaporare. Ogni pagina, ogni capitolo, fino al più lirico di tutti, l’ultimo, Mattina, è una dichiarazione d’amore.
Questo è un romanzo da condividere, perché racconta la vita di un uomo, di un sogno e dei dettagli. E tutto ciò appartiene inevitabilmente alla nostra natura.
Leggiamo un romanzo scritto come una poesia, come una ballata.
Dedichiamoci agli amori per ricominciare.

Ritenzione lirica
Ricominciare è vivere

In generale possiamo descrivere settembre come il periodo giusto per provare a cambiare qualcosa di noi stessi, ad uscire dalla nostra comfort zone. I nostri buoni propositi sono i più vari e, spesso, riguardano il nostro stile di vita: un nuovo corso di ballo, l’immancabile dieta, l’iscrizione in palestra.

Però c’è un problema, diciamocelo: si rischia di cadere.
Quando cominciamo qualcosa di nuovo, non abbiamo esperienza di ciò che ci aspetta e difficilmente i nostri risultati saranno subito eccellenti. E’ più probabile incappare in un fiasco.
Ci toccherà allora ricominciare un’altra volta, ripartendo da dove eravamo caduti. In un succedersi continui di nuovi inizi.
E’ con questo pensiero in testa che ho scritto RICOMINCIATI.

Ricomincia.
Avrai paura di sbagliare i modi, 
danzatrice scoordinata 
sulle note di un samba sconosciuto 

Il souffle’ ti si sgonfiera’ in forno
quel vestito resterà nell’armadio:
undici allenamenti di cardio
non basteranno a piallare una vita
di gelato sdraiata sul divano.

Tu ricomincia.
Se fossi pronta per essere oggi
la donna che sempre hai voluto creare 
il ballo del samba sarebbe finito
non avresti più nulla da imparare
e potresti accostarti stanca alla fine.

Tu invece ricomincia
parti sempre dal via e goditi il viaggio
casca ogni giorno per rialzarti nuova,
sbaglia la strada, scopri nuove vie, 
ama il tuo riflesso mentre piangi
e quando hai finito non domandare
se la lacrima è gioia o dolore,
ricomincia 

riparti da zero,
taglia ancora i capelli 
riprovaci ancora,
spariglia i tuoi sogni,
innamorati del tuo nemico, perdona
e ricomincia un nuovo respiro
una nuova digestione e un nuovo sonno.

Ricominciati sempre
e non finirai mai.

blufiord3

A chi appartieni?

17265031_10210834533036171_1209818424189347123_n

Non a mio padre, ciglia lunghe,
rete di speranze,
tali e quali le mie;

neppure alla mia città
casualmente barocca,
marmo austero, porfido
sul cammino della mia sorte.

Non appartengo al mio passato,
all’ordine con cui metto i suoni nella bocca,
a questa vita capitata per caso
o alla casa lilla dove riposo la sera.

A nessun partito politico
o corrente di pensiero,
neanche al tuo sguardo,
né al nome sui documenti
accidente del caso, seppur mio.

Io appartengo alla terra
al mare delle sette di sera
e al profumo del pane;
sono proprietà di queste braccia
lunghe e mobili attorno al viso
nei miei racconti appassionati,
sono figlia di questo corpo
che pure a caso mi contiene.

La mia patria è il blues
sulla pelle nuda,
tra il confine dei lampioni
e dei dipinti sui muri;

e sono iscritta al club
delle sigarette all’alba,
socio fondatore del movimento
per la liberazione dal reggiseno.

Appartengo alla poesia,
analisi a buon mercato,
divisa in versi sulle bocche del mondo
come lumi in processione tra la folla.

_______________________

Facebook: ritenzione lirica
Instagram: irenemichela

La mia ricetta

40247071_2158783447706785_86634253479051264_n
Dubbio in abbondanza
e diffidenza
verso ogni schema troppo rigido;
sette etti di polemica,
un gusto di ricerca
per la falla nella diga
per la parte mancante nella spiegazione
– forse eccessivo, zenzero
in mano a un cuoco occidentale;
una manciata di domande
ricorrenti
talvolta premature
incapaci d’attendere la spiegazione,
che si dispieghi completa,
che lo spettacolo giunga a conclusione:
Perché? o Che accadrebbe però se?
urgenti
anticipo di catastrofi e di bug del sistema,
domande impertinenti dal gusto piccante.

E poi speranza, senza parsimonia
nella possibilità
di raggiungere una coscienza
di rianimare un cuore
un’incrollabile fiducia nella vittoria finale
olio extravergine d’oliva a tenere in piedi la battaglia
ben amalgamata
in ogni sua fase.

Un pizzico di lussuria
ma contenuta
negli sguardi
scoccati come dardi nelle sere estive
sotto ai portici di piazza Vittorio
dietro ventagli di svagatezza
sangue bollente rimescolato
dalla sete della bellezza
noncurante e potente.

E di pazienza, poca, purtroppo:
un cucchiaino appena
in mezzo litro d’ira purissima.

Così mi ha assemblata il caso
o il tempo della vita.
Ma quando cucino io non seguo le ricette
e non saprei rifarmi uguale uguale.

 

_______________________

Facebook: ritenzione lirica
Instagram: irenemichela

Non riesco a dormire

39799533_2154277558157374_2351503257509036032_n

Seduto sugli angoli della mia bocca
starai comodo tra le mie risa
e le mie smorfie contenute nelle righe:
sarai vento, pasta, dentifricio,
dimenticherò il tuo nome
e dei miei capelli non avrai memoria

danzerai sulle mie labbra di baci
per altri, fremito senza ragioni
esitazione – all’improvviso, ma
senza più il diritto a un nome proprio.

Sarai il blu sulle pareti, i Baci Perugina,
la carta stagnola, i numeri pari sul display;
ma un giorno anche film che non avrai visto
e amari che non avrai bevuto.

Però sarai. Sempre.
Ed io sempre avrò posto nei tuoi fallimenti,
costola dello sguardo con cui ami un’altra.

Non so odiarti per questo.

_______________________

Facebook: ritenzione lirica
Instagram: irenemichela

Sindrome premestruale

Sindrome premestruale

Nel macinino da caffè
rosso dorato di Bahia
nove chicchi di collera 
fresca: sbriciolo il mare

onde di brezza con i tuoi ritardi
nebulizzate attraverso la sala,
svapora il freno della mia lingua

non butti l’incarto dei tuoi filtrini
mai mai, manco per sbaglio,
lo lasci sempre vuoto sul tavolo
ancora di nuovo
ma porca puttana;

col macinino da caffè
rosso dorato di Bahia
frantumo la rabbia fine
fine.

 

_______________________

Facebook: ritenzione lirica
Instagram: irenemichela

Senza sforzo alcuno

31189672_10214216850551995_4724133837104218112_n

I fiori sbocciano senza chiedersi come si faccia:
tu, che hai cuore umano, vali forse meno di una margherita?

Le rondini si affidano al vento
senza conoscere nulla delle leggi fisiche che regolano il volo:
perché dovresti conoscere le regole del gioco, per poter giocare?

L’anima della candela brucia,
si nutre della cera democraticamente,
la consuma godendola tutta quanta fino a spegnersi nel suo stesso fuoco.
Credi forse che la ricchezza della vita possa darti meno nutrimento?

Prova a sradicarlo, è come la menta:
ricrescerà senza che tu debba curartene affatto,
tornerà a infestare il tuo cuore con il suo profumo.
L’amore non è fatica, l’amore non è un merito, l’amore è un dono.

_______________________

Facebook: ritenzione lirica
Instagram: irenemichela